Storia
Estratto dal bollettino parrocchiale “Eco di Breno”
La Fondazione Ente Celeri Onlus trae origine dall'Ente Morale costituito dalla Signora Marietta Ronchi vedova Celeri, quando, per onorare la memoria del proprio coniuge Ing. Giovan Battista fu Carlo, con atto del 20/3/1929 (ratificato il 27/11/1938) donava una liberalità di 400.000 lire per la fondazione ed il funzionamento di un ricovero per "ammalati cronici e i vecchi impotenti al lavoro". L'Ente morale era sotto l'amministrazione del locale Ospedale di Breno.
A metà degli anni sessanta l'Amministrazione dell'Ospedale comunicava al Comune di Breno la decisione di chiudere la casa di riposo inserita all'interno del nosocomio stesso. Invitava quindi il Sindaco a provvedere alla sistemazione degli anziani che, venivano così ospitati in altre strutture della valle. Questo provvedimento diede inizio a molte proteste da parte dei cittadini Brenesi che occuparono per alcuni giorni l'ospedale stesso con crescente consenso non solo da Breno ma anche dai paesi vicini. Danilo Tamagnini, corrispondente del "Gazzettino Padano", via radio, informava giornalmente sull'evolversi della situazione.
In quel momento storico furono le oltre 900 firme solidali raccolte durante l'occupazione che incoraggiarono a creare una associazione finalizzata alla costruenda Casa di Riposo.
Nel 1977 nacque così il "Comitato Cittadino pro casa albergo Celeri": numerosi giovani e pensionati Brenesi, animati dallo spirito volontaristico, sotto il sole o la pioggia, al freddo o al caldo su un vecchio camioncino e con spirito di servizio si prodigarono alla raccolta del ferro, vetro, stracci e carta ed ogni anno, al Ferragosto Brenese, organizzavano la pesca e la lotteria. Con il loro impegno e lavoro raccolsero fondi importanti tanto è che, per l'anno 1981, furono insigniti anche del riconoscimento bresciano "Premio della bontà Bulloni - Città di Brescia".
Il 1° luglio 1983, la nuova struttura era pronta ed un pulmino si recò presso le altre RSA dei Comuni limitrofi a prendere i 18 ospiti Brenesi e "riportarli a casa". Alle ore 16,00 dello stesso giorno la rinata Casa di Riposo "Coniugi Celeri" accoglieva gli anziani "emigrati del 1964".
Ben presto la gestione trovò il giusto equilibrio che consentì un'importante adesione di ospiti. Venne un'ispezione da parte della Regione e la valutazione della struttura fu "bella come poche".